giovedì 15 novembre 2007
ISTITUTO SAN GIUSEPPE
Milano, novembre 2007
Buongiorno, siamo i genitori di Emanuele Lo Bue, 7 anni, in coma dallo scorso aprile. Scriviamo questa lettera di presentazione per il Progetto di raccolta fondi per Emanuele promosso dalla sua scuola: Istituto San Giuseppe di Milano. Ecco in breve la storia e la situazione attuale:
Emanuele è sempre stato un bimbo sanissimo. Il 10 aprile 2007 è entrato al San Raffaele di Milano per una appendicite. Durante l’anestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto in ipossia per parecchi minuti, forse 15, forse di più. Successivamente è stato in terapia intensiva per due mesi e ha subito l’asportazione della teca frontale perché la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia cerebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo.
Da allora viene nutrito artificialmente, ha subito cinque operazioni e molte TAC. Il 10 settembre 2007 è tornato al San Raffaele per ripristinare la calotta cranica e l’operazione è andata bene ma lui è sempre in coma. Uno stato “irreversibile” secondo la diagnosi ma noi genitori, con il sostegno di famigliari e amici, non vogliamo arrenderci. Non smettiamo mai di cercare in tutti i modi informazioni su una possibile riabilitazione più rapida, cure d’avanguardia o anche un’eventuale ennesima operazione. In Italia o nel mondo. A Cleveland, USA, c’è un ospedale dove hanno ottenuto risultati “miracolosi” inserendo microchip nelle parti devastate del cervello di alcuni pazienti in coma. Stiamo cercando di capire se possono aiutare anche Emanuele.
Attualmente il bambino si trova ricoverato al centro di riabilitazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco. Ci sono lievi cenni di miglioramento: sorride, si stiracchia appena sveglio, sembra seguire con lo sguardo, mangia un po’ di latte e biscotti la mattina…. Presto sarà dimesso, la ASL ci passa il letto e la carrozzina ma dobbiamo preparare la casa con tutte le attrezzature necessarie anche per la fisioterapia specifica, adeguare gli ambienti, acquistare una nuova auto più spaziosa e attrezzarla per il trasporto della sedia a rotelle. Emanuele ha e avrà per lungo tempo bisogno di tutto: assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica, attrezzature, macchinari, farmaci e forse operazioni d’avanguardia.
Per questo ringraziamo di cuore chiunque vorrà aiutarci in qualsiasi modo dandoci amicizia, collaborazione, informazioni e anche un sostegno economico che in questo momento è per noi essenziale.
Grazie!
Eleonora Crespi Desiderio Lo Bue
(cell. 333.29.15.163)
----------------------------------------------------------------------------------
Il conto corrente dedicato alla raccolta fondi è il seguente:
Conto Corrente numero 500
Intestazione: Salviamo Emanuele
Coordinate bancarie: D0558432970
Banca Popolare di Milano, filiale di Cologno Monzese, Milano
Buongiorno, siamo i genitori di Emanuele Lo Bue, 7 anni, in coma dallo scorso aprile. Scriviamo questa lettera di presentazione per il Progetto di raccolta fondi per Emanuele promosso dalla sua scuola: Istituto San Giuseppe di Milano. Ecco in breve la storia e la situazione attuale:
Emanuele è sempre stato un bimbo sanissimo. Il 10 aprile 2007 è entrato al San Raffaele di Milano per una appendicite. Durante l’anestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto in ipossia per parecchi minuti, forse 15, forse di più. Successivamente è stato in terapia intensiva per due mesi e ha subito l’asportazione della teca frontale perché la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia cerebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo.
Da allora viene nutrito artificialmente, ha subito cinque operazioni e molte TAC. Il 10 settembre 2007 è tornato al San Raffaele per ripristinare la calotta cranica e l’operazione è andata bene ma lui è sempre in coma. Uno stato “irreversibile” secondo la diagnosi ma noi genitori, con il sostegno di famigliari e amici, non vogliamo arrenderci. Non smettiamo mai di cercare in tutti i modi informazioni su una possibile riabilitazione più rapida, cure d’avanguardia o anche un’eventuale ennesima operazione. In Italia o nel mondo. A Cleveland, USA, c’è un ospedale dove hanno ottenuto risultati “miracolosi” inserendo microchip nelle parti devastate del cervello di alcuni pazienti in coma. Stiamo cercando di capire se possono aiutare anche Emanuele.
Attualmente il bambino si trova ricoverato al centro di riabilitazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco. Ci sono lievi cenni di miglioramento: sorride, si stiracchia appena sveglio, sembra seguire con lo sguardo, mangia un po’ di latte e biscotti la mattina…. Presto sarà dimesso, la ASL ci passa il letto e la carrozzina ma dobbiamo preparare la casa con tutte le attrezzature necessarie anche per la fisioterapia specifica, adeguare gli ambienti, acquistare una nuova auto più spaziosa e attrezzarla per il trasporto della sedia a rotelle. Emanuele ha e avrà per lungo tempo bisogno di tutto: assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica, attrezzature, macchinari, farmaci e forse operazioni d’avanguardia.
Per questo ringraziamo di cuore chiunque vorrà aiutarci in qualsiasi modo dandoci amicizia, collaborazione, informazioni e anche un sostegno economico che in questo momento è per noi essenziale.
Grazie!
Eleonora Crespi Desiderio Lo Bue
(cell. 333.29.15.163)
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Il conto corrente dedicato alla raccolta fondi è il seguente:
Conto Corrente numero 500
Intestazione: Salviamo Emanuele
Coordinate bancarie: D0558432970
Banca Popolare di Milano, filiale di Cologno Monzese, Milano