La storia di Emanuele


La storia del Piccolo Carabiniere
28 settembre 2000: nasce Emanuele
La storia di mio figlio inizia come quella di tutti i bambini. Nasce da un amore e cresce in una famiglia come tante: mamma, papà, una sorella più grande, i nonni, gli zii.
E’ un bambino come gli altri, un angioletto pieno di vita e di cose da fare. Va a scuola volentieri, a quattro anni comincia a suonare il pianoforte, studia l’inglese, fa karate, gioca a calcio. E’ appassionato di astronomia e legge i libri di Margherita Hack, che lui chiama “la signora delle stelle”.
Da grande vuol fare il carabiniere. L’ha deciso il giorno in cui ha visto il film su Salvo D’Acquisto, quello con Massimo Ranieri. Dice che un carabiniere deve parlare l’inglese per svolgere indagini internazionali e deve essere un campione di karate per combattere contro i nemici. Perciò studia e si impegna al massimo. Tutti i giorni vuole passare davanti al monumento di fronte alla caserma di Cologno Monzese intitolata a Salvo, a due passi da casa nostra. E ogni 23 settembre (anniversario dell’eroico sacrificio di D’Acquisto) e ogni 25 aprile gli porta un mazzo di fiori.
Primavera 2007
Emanuele ha 6 anni. Frequenta la prima elementare. A marzo cambia scuola. Nuovi insegnanti, nuovi compagni. Lui si trova subito bene, è felice.
Studia. Corre la Stramilano. Il 17 maggio farà il suo secondo concerto di pianoforte. Gioca. Legge. A maggio diventerà cintura arancione di karate.
10 aprile 2007: mattina
Mio figlio ha mal di pancia. Viene il dottore e ci consiglia di andare al pronto soccorso.
Ospedale San Raffaele. Pronto soccorso. Attesa. Visita. Attesa. Esame. Attesa. Altro esame. Passano così otto ore.
Emanuele ha paura, è tutto nuovo per lui, non ha mai visto un dottore finora. Si sforza di restare tranquillo, vuol fare l’ometto. Solo lo sguardo impaurito tradisce la sua ansia. Lo tranquillizzo. Si fida di me, purtroppo, sono la sua mamma! Vuol fare il bravo: otto ore di visite e controlli senza un capriccio e senza mai dire no.
Finalmente la diagnosi: appendicite. Bisogna operare. Subito.
Lo accompagniamo in sala operatoria, mio marito e io. Lui ci arriva sulle sue belle gambette sane e forti. Sale da solo sul lettino. E’ impaurito ma non versa una lacrima.
10 aprile 2007: tarda serata
Tutto è pronto. Gli do un bacio. L’ultimo.
Aspettiamo in pediatria. Il lettino è pronto da ore. Nessuno ci dice niente. Preoccupazione. Ansia. Panico!
Ma ecco quattro dottori in camice. Chi sono?
“Signora, abbiamo avuto un problema: 15 minuti senza ossigeno al cervello!”
Cosa? Che vuol dire? Aspettate! Se ne vanno.
Noi non capiamo. Cos’è successo? Un problema! Che problema? Ossigeno? Cervello? CHE VUOL DIRE? Nessuno ci spiega niente. Incubo! Il pensiero si ghiaccia. Poi esplode.
Terapia intensiva.....
Emanuele il 10 aprile del 2007 entrò all'ospedale San Raffaele di Milano per una semplice operazione di appendicite, ma durante la preanestesia, è in corso il procedimento penale per verificare le responsabilita' che sono state individuate a carico dei 4 anestesisti che sono intervenuti su emanuele , è rimasto in anossia per 15 minuti o più, successivamente è rimasto in terapia intensiva per 2 mesi e ha subito l'asportazione della tecafrontale perchè la pressione endocranica è aumentata a dismisura.Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia celebrale distrutta, il cervelloa macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo ericoverato presso la clinica riabilitativa "La nostra famiglia" di BosisioParini (LC). Da allora viene nutrito artificialmente.Il 10 settembre è tornato al San Raffale di Milanp per rimettere la teca frontale è stato ricoverato presso la clinica di Bosisio.Emanuele ha subito in totale 5 operazioni. ATTUALMENTE E' A CASA DOVE HA BISOGNO DI ASSISTENZA 24 ORE SU 24




La salvezza di Emanuele

Emanuele ha bisogno di cure per poter ritornare
come era prima, un bambino sano. Nonostante riversi in uno stato di coma
neurovegetativo "irreversibile", noi genitori, con il sostegno di familiari e
amici ormai in tutto il mondo, non vogliamo arrenderci. Non smettiamo mai di
cercare in tutti i modi informazioni su una possibile riabilitazione più rapida,
cure d'avanguardia o anche un'eventuale ennesima operazione, in Italia o nel
mondo. Grazie alla diffusione della notizia e al vostro
contributo, questi sogni possono diventare realtà ed Emanuele potrà tornare a
sorridere.

ORA EMANUELE E' A CASA A COLOGNO MONZESE E HA BISOGNO DI ASSISTENZA 24 ORE SU 24

Ringraziamenti

Ringraziamo tutte le persone che ci sono vicini, i familiari, gli amici di tutto il mondo che prodigano per aiutarci contattando medici, ricercando nuove informazioni e ci sostengono in tutti i modi possibili.
Ringraziamo i Carabinieri, la Polizia, l'Esercito e tutte le Forze dell'Ordine, i genitori, le maestre e le suore dell'Asilo Amalia di Cologno Monzese, la scuola elementare Manzoni, l'Istuto Elementare San Giuseppe di Milano, il Sindaco Soldano e il comune di Cologno Monzese, Emilio Fede, la
"Signora delle stelle" Dott. Margherita Hack, Marco Materazzi e Ivan Ramico Cordoba dell'Inter, il ministro dell'istruzione Fioroni e tutte quelle altre
persone da tutte le parti d'Italia che sono venute a trovare Emanuele.
Ringraziamo tutti i bambini che hanno spedito disegni e le loro mamme che continuano a sostenerci.
Ringraziamo infine le centinaia di persone che ci hanno inviato cartoline da tutti e 5 i continenti.
Anche tu puoi partecipare sostenendoci nella ricerca di una cura per Emanuele, anche solo lasciando una traccia del tuo passaggio su questo blog.
Firma il Guestbook e aiutaci per diffondere a più persone possibili questa storia per fare tornare Emanuele a sorridere.

Firma il guestbook

__________________________________________

LASCIA UNA TRACCIA DEL TUO PASSAGGIO. E' UN PICCOLO GESTO MA CHE PUO' DONARE TANTA SPERANZA: clicca qui
__________________________________________
ll titolare del forum "Salviamo Emanuele" tiene a precisare che non sono consentiti, e verranno immediatamente rimossi:
messaggi non inerenti all'articolo - messaggi pubblicitari - messaggi offensivi o che contengano turpiloquio - messaggi con contenuto razzista o sessista - messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, violenza psicologica ecc.ecc.) è vietata qualsiasi copia e incolla dei vari commenti in altri blog o siti. In ogni caso, il titolare del forum "Salviamo Emanuele"si riserva il diritto di cancellare messaggi e commenti giudicati non idonei in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio. Per la violazione di quanto sopra citato e' prevista immediata denuncia alla POLIZIA POSTALE.

venerdì 30 novembre 2007

sciopero della fame

Buonamattina a tutti oggi sono al V giorno dello sciopero della fame e continuo ad andare avanti
un grosso abbracio a tutti
la mamma

TERAPIA IPERBARICA

http://www.agor.mediacity.it/TerapiaIperbarica.htm

ULTIMISSIME

Dopo l'incontro avuto in regione, io continuo ad andare avanti per la mia strada e continuerò a fare lo sciopero della fame ad oltranza, per il mio piccolo carabiniere che voleva servire la sua patria, ma che di lui non sa cosa farsene perchè ormai è un fastidio mi sembra più un martire.

la mamma

IV giorno sciopero della fame

Comunicato
Sono la mamma di Emanuele Lo Bue, il bambino di 7 anni in coma dallo scorso 10 aprile a causa di una banale operazione di appendicite.
Ecco, in breve, la storia.

Emanuele è sempre stato un bimbo sanissimo. Il 10 aprile 2007 è entrato al “San Raffaele” di Milano per un’appendicite. Durante l’anestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto senza ossigeno per parecchi minuti, forse 15, forse di più. Successivamente è stato in terapia intensiva per due mesi e ha subito l’asportazione della teca frontale perché la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia cerebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo. Da allora il bambino si trova ricoverato presso il centro di riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini (Lecco). Viene nutrito artificialmente, ha subito cinque operazioni e molte TAC. Il 10 settembre 2007 è tornato al San Raffaele per ripristinare la calotta cranica e l’operazione è andata bene.
Ma lui è sempre in coma.
Uno stato “irreversibile” secondo la diagnosi, ma noi genitori, con il sostegno di familiari e amici, non vogliamo arrenderci. Non smettiamo mai di cercare in tutti i modi informazioni su una possibile riabilitazione, cure d’avanguardia o anche un’eventuale ennesima operazione. In Italia o nel mondo.

Se esiste una possibilità di restituire a Emanuele una vita normale, ogni strada dev’essere percorsa.

In questi mesi mi sono personalmente adoperata affinché il mondo dei media portasse la storia del mio bambino a conoscenza di tutti. Uno dei miei strumenti è stato lo sciopero della fame.
Il 10 ottobre scorso, subito dopo la mia partecipazione alle trasmissioni TV “Uno mattina” (RAI 1) e “Piazza Grande” (RAI 2), sono stata convocata, insieme al sindaco di Cologno Monzese Mario Soldano, dai vertici del San Raffaele.
Quel giorno il “San Raffaele” ha fatto le seguenti promesse:
· il San Raffaele percorrerà ogni strada cercando anche fra gli ultimi risultati della ricerca scientifica;
· i medici del San Raffaele controlleranno che le terapie riabilitative somministrate a Emanuele alla clinica La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco, siano adeguate;
· il San Raffaele si impegna a supportare la famiglia anche quando il periodo di riabilitazione terminerà ed Emanuele dovrà tornare a casa.

Da quel momento, però, la collaborazione del “San Raffaele”, come anche quella dell’Istituto “La Nostra Famiglia”, è stata decisamente scarsa.
Il 12 dicembre, a dispetto di ogni miglioramento, Emanuele sarà dimesso. Da più di tre settimane, inoltre, il numero di fisioterapie eseguite giornalmente sul piccolo è sceso da 11 a 5, a dire dei responsabili in previsione di una riduzione che normalmente avviene quando il bambino è a domicilio, in modo che l’impatto per i famigliari sia meno forte.

La nostra famiglia, con la collaborazione di parenti, amici e gente comune, si è adoperata per contattare numerosi ospedali e centri di riabilitazione specializzati in tutto il mondo, nella speranza che, da qualche parte, esista una terapia che possa aiutare il nostro bambino. A Cleveland, ad esempio, è sito unodegli ospedali più all'avanguardia degli Stati Uniti, presso il quale i medici sono riusciti a ottenere su pazienti in condizioni simili a quelle del piccolo Emanuele risultatimiracolosi, attraverso l'inserimento di speciali microchip nelle partidanneggiate del cervello. Numerosi altri centri sono presenti in varie parti del mondo, ed è stata nostra cura contattarli tutti, vagliando ogni possibilità e non lasciando nulla al caso.
In ciò, la collaborazione dei presidi sanitari è stata davvero esigua.

Dopo oltre un mese di attesa, lo scorso 21 novembre l’ospedale di Cleveland ha finalmente ricevuto la documentazione medica dal “San Raffaele” e la relazione dell’Istituto “La Nostra Famiglia”, tradotta e inviata da me con l'aiuto di un gruppo di mamme e non da chi doveva aiutare il mio cucciolo.
Paghiamo subito 565 dollari (!) e fra un mese avremo una risposta.

È GIUNTO IL MOMENTO DI MANTENERE LE PROMESSE!

Il “San Raffaele” deve curare Emanuele e adoperarsi in qualsiasi modo per organizzare il viaggio della speranza, che è possibile presso uno dei centri internazionali con i quali siamo in contatto. A tale scopo,
da oggi riprendo lo sciopero della fame.
Voglio aiuto per mio figlio, un piccolo angelo indifeso che si trova in un letto di ospedale non per colpa sua, ma per un destino infausto.
Ora dico basta: non voglio più sentire il suo pianto di sofferenza e disperazione. Nei suoi occhi si vede uno sguardo di inconsolabile tristezza e dolore. Perché lui soffre.
Da domani, sorretta dalla forza di tutte le mamme, tantissime persone e un angelo speciale andrò fino in fondo.
Questa volta non mi fermo.

Il mio bambino ha bisogno di aiuto. Vi prego, fate tutto il possibile per comunicarlo al mondo.
Grazie!

Eleonora Crespi, madre di Emanuele Lo Bue
con il sostegno di familiari, parenti, amici e volontari da tutto il mondo

Contatti
E-mail: eleonora.crespi@alice.it
Cellulare: 333 2915163
Tel. abitazione: 02 27303754
Blog: http://salviamoemanuele.blogspot.com


Conto Corrente pressoBanca Popolare di Milano, filiale di Cologno Monzese (MI)
Coordinate Bancarie:Intestazione: "Salviamo Emanuele"D 05584 32970Conto Corrente n. 500
Coordinate Estere:
Cod. IBAN: IT22 D 05584 32970Cod. SWIFT : BPM I I TMM068

giovedì 29 novembre 2007

SCIOPERO DELLA FAME

Buongiorno a tutti oggi è il IV giorno del mio sciopero della fame,io andrò avanti fino in fondo
fino a quando chi di dovere non manterrà le promesse con i fatti e non con le parole, perchè è un diritto di tutti i bambini avere le cure necessarie per guarire nel migliore dei modi.

Ringrazio tutti voi che continuate a sostenermi.

la mamma di Ema

PETIZIONE PRO EMANUELE

PETIZIONE PRO EMANUELE
Buonasera a tutti. Per sollecitare ulteriormente la collaborazione dei presidi e delle autorità mediche, abbiamo deciso di organizzare una sorta di petizione on line, alla quale è possibile partecipare lasciando un commento, una dichiarazione o una richiesta nel guestbook di questo blog.
I commenti vanno firmati e va inserita anche la località o, per l’estero, la nazione di residenza.
Io e alcuni miei collaboratori provvederemo a inoltrare i vostri commenti a chi di dovere, affinché si rendano conto che la salute del mio piccolo angelo sta a cuore di molti, in Italia e nel mondo.
Vi ringrazio sin d’ora per la vostra sicura collaborazione.
Mamma Eleonora

ULTIME NOTIZIE

Salve a tutti l'esito della tac effettuata ad Emanuele la settimana scorsa è risultato buono, non ci sono problemi con l'osso autologo rimessogli a settembre all'ospedale san raffaele.

la mamma di ema

mercoledì 28 novembre 2007

C'E' UN'ALTRA SPERANZA

Grazie a Giulia Turchio i medici del centro in Florida,a Fort Launderdale hanno ricevuto la documentazione di Emanuele e sostengono che sia un ottimo candidato per questa terapia.

Questa metodo è stato realizzato da un neurologo e da un asrtonauta che mettendo insieme le loro conoscienze hanno ottenuto con risultati apprezzabili un sistema di riabilitazione che si chiama Therapies4kids cioè si sfrutta la capacità dell'ossigeno di riattivare le cellule ceebrali. I piccoli pazienti vengono sottoposti a una speciale fisioterapia in ambienti particolari dove indossano tute speciali.

(Tratto dall'articolo di Antonella Amendola)

FORSE C'E'UNA SPERANZA

Da oggi i medici hanno deciso di iniziare la somministrazione dello zolpidem su Emanuele
speriamo che ci siano dei miglioramenti e forse un risveglio del mio piccolo carabiniere.
Invito voi tutti a pregare affinchè il mio piccolo grande uomo possa ritornare alla vita.

La mamma

lunedì 26 novembre 2007

SCIOPERO DELLA FAME

Da domani inizio lo sciopero della fame perchè non viene aiutato mio figlio il piccolo angelo indifeso che si trova in un letto di ospedale non per colpa sua, ma per un destino infausto.
In questi ultimi giorni abbiamo ricevuto risposte da vari centri specializzati nella patologia di Ema, trovati con l'aiuto del pool di mamme che mi sostengono e aiutano e non da chi doveva
aiutare il mio cucciolo.
Ora dico basta non voglio più sentire il suo pianto di sofferenza e disperazione, nei suoi occhi
si vede uno sguardo di inconsolabile tristezza e dolore perhè lui soffre, per questo togliamoli la fisioterapia tanto si deve abituare.
Da domani sorretta dalla forza di tutte le mamme, tantissime persone e un angelo speciale andrò fino in fondo questa volta non mi fermo.

La mamma di Ema il suo angelo senza ali

giovedì 22 novembre 2007

UN ANGELO

Lungo il cammino della vita di Emanuele è apparsa una persona speciale che gli ha fatto un regalo talmente grande che solo un angelo con una grande anima poteva donargli. Io posso solo ringraziarla e pregare per lei.

La mamma

CONSULENZE ESTERE

Salve la documentazione di Emanuele dopo più di un mese di attesa è stata spedita in vari centri
specializzati. Sono in attesa delle risposte in merito ad un'eventuale cura riguardante la patologia del mio bimbo.
La speranza c'è.

La mamma

martedì 20 novembre 2007

ESITI DELLA TAC

Salve a tutti oggi Emanuele ha fatto la tac all'ospedale di Erba.
L'esito si avrà il 23 novembre 2007.

La mamma

lunedì 19 novembre 2007

IGNAZIO MARINO, PRESIDENTE COMMISSIONE IGIENE E SANITA' SENATO DELLA REPUBBLICA

Abbiamo scritto ad Ignazio Marino, Presidente comissione igiene e sanità del Senato della Repubblica, il quale ha risposto cortesemente e con calore.
La mamma

DOMANI 20 NOVEMBRE 2007

Domani mattina Emanuele verrà trasportato all'ospedale di Erba per una Tac di controllo,per verificare che la crescita dell'osso autologo impiantatogli all'ospedale San Raffaele di Milano
prosegua nel migliore dei modi.

la mamma

venerdì 16 novembre 2007

AGGIORNAMENTI

Buongiorno a tutti gli amici di ema, ieri venerdì 16 novembre finalmente ho ritirato la cartella clinica a Bosisio ed inviato la documentazione anche a Philadelphia.Quindi spero a breve di ricevere notizie riguardanti un eventuale ricovero all'estero di Emanuele.
Ringrazio tutti per il grande aiuto che contnuate a darci.

Grazie eleonora

giovedì 15 novembre 2007

ISTITUTO SAN GIUSEPPE

Milano, novembre 2007


Buongiorno, siamo i genitori di Emanuele Lo Bue, 7 anni, in coma dallo scorso aprile. Scriviamo questa lettera di presentazione per il Progetto di raccolta fondi per Emanuele promosso dalla sua scuola: Istituto San Giuseppe di Milano. Ecco in breve la storia e la situazione attuale:

Emanuele è sempre stato un bimbo sanissimo. Il 10 aprile 2007 è entrato al San Raffaele di Milano per una appendicite. Durante l’anestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto in ipossia per parecchi minuti, forse 15, forse di più. Successivamente è stato in terapia intensiva per due mesi e ha subito l’asportazione della teca frontale perché la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia cerebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo.

Da allora viene nutrito artificialmente, ha subito cinque operazioni e molte TAC. Il 10 settembre 2007 è tornato al San Raffaele per ripristinare la calotta cranica e l’operazione è andata bene ma lui è sempre in coma. Uno stato “irreversibile” secondo la diagnosi ma noi genitori, con il sostegno di famigliari e amici, non vogliamo arrenderci. Non smettiamo mai di cercare in tutti i modi informazioni su una possibile riabilitazione più rapida, cure d’avanguardia o anche un’eventuale ennesima operazione. In Italia o nel mondo. A Cleveland, USA, c’è un ospedale dove hanno ottenuto risultati “miracolosi” inserendo microchip nelle parti devastate del cervello di alcuni pazienti in coma. Stiamo cercando di capire se possono aiutare anche Emanuele.

Attualmente il bambino si trova ricoverato al centro di riabilitazione La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco. Ci sono lievi cenni di miglioramento: sorride, si stiracchia appena sveglio, sembra seguire con lo sguardo, mangia un po’ di latte e biscotti la mattina…. Presto sarà dimesso, la ASL ci passa il letto e la carrozzina ma dobbiamo preparare la casa con tutte le attrezzature necessarie anche per la fisioterapia specifica, adeguare gli ambienti, acquistare una nuova auto più spaziosa e attrezzarla per il trasporto della sedia a rotelle. Emanuele ha e avrà per lungo tempo bisogno di tutto: assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica, attrezzature, macchinari, farmaci e forse operazioni d’avanguardia.

Per questo ringraziamo di cuore chiunque vorrà aiutarci in qualsiasi modo dandoci amicizia, collaborazione, informazioni e anche un sostegno economico che in questo momento è per noi essenziale.

Grazie!

Eleonora Crespi Desiderio Lo Bue
(cell. 333.29.15.163)








----------------------------------------------------------------------------------

Il conto corrente dedicato alla raccolta fondi è il seguente:

Conto Corrente numero 500
Intestazione: Salviamo Emanuele
Coordinate bancarie: D0558432970
Banca Popolare di Milano, filiale di Cologno Monzese, Milano

mercoledì 14 novembre 2007

UN'ALTRA SPERANZA

Un'altra speranza forse c'è per Emanuele,infatti sulla sezione del 17/10/07 Home_scienza del Mesaggero è comparso l'articolo "San Raffaele Cassino,ricerca sulla coscienza: scritto da Rossela Cravero. In cui viene spiegato che se il cervello viene distratto dalle moltissime informzioni che gli arrivano si crea lo spazio per il risveglio della coscienza. Questa notizia è stata data dal professore Marco Sarà,responabile del reparto Reparto di Riabilitazione ad Altà Intensità del San Raffaele di Cassino dove tre pazienti in stato di coma vegetativo permanente si sono risvegliati grazie ad una inibizione midollare tramite infusione intratecale di bacoflene.Questa "cura " però può dare risultati in alcuni casi perchè alcuni pazienti non potrebbero rispondere alla terapia.

http://www.ilmessaggero.it/stampa_articolo.php?id=11264

martedì 13 novembre 2007

uULTIME NOTIZIE

Finalmente la documentazione riguardante la cartella clinica di Emanuele giovedì 15/11/07 mattina verrà spedita a Cleveland dall'ospedale San Raffaele di Milano.

la mamma

lunedì 12 novembre 2007

Una speranza per Emanuele

Una speranza di risveglio per Emanuele forse c'è e se così fosse sarebbe una scoperta straordinaria.Sul numero di Newton, l'inserto del Corriere della Sera che tratta di salute e medicina, pubblicato nel gennaio 2007, Ralf Clauss, professore del ST. Lukes Cancer Center Royal Surrel County Hospital in Gran Bretagna, illustra i risvolti di una scoperta sconvolgente.Lo Zolpidem nasce come un comune sedativo utilizzato da vent’anni per curare l’insonnia, ma dal 1999 è stata ribattezzata la <>.Tutto ha inizio quando il farmaco viene somministrato a un paziente in coma vegetativo per alleviare degli spasmi al braccio. Dopo 25 minuti, la sorpresa: il paziente si era risvegliato dal coma.Dopo questo episodio miracoloso, è iniziata la sperimentazione dello zolpidem su un centinaio di pazienti affetti da gravi traumi celebrali. Di norma il farmaco viene somministrato a chi soffre di insonnia in quanto svolge una funzione di stimolazione sui recettori celebrali che portano al sonno. Nei pazienti in coma vegetativo, esso agisce invece sui tessuti celebrali danneggiati. Dopo diversi esperimenti si è potuto osservare che mentre alcuni pazienti non rispondono al farmaco, altri hanno invece ottenuto risultati miracolosi risvegliandosi dal coma per alcune ore.Dalle ultime ricerche sembra che a lungo termine l’assunzione di questa pillola possa prolungare sempre più la durata del risveglio tanto da far pensare che possa rigenerare in modo permanente i neuroni.Attualmente si sta cercando di migliorare la formulazione dello zolpidem in modo tale da renderlo il più specifico possibile per pazienti con danni celebrali più o meno gravi. In Sudafrica è già in via di sperimentazione uno spray orale in grado di velocizzare il risveglio e ridurre l’effetto sedante della formulazione originale.Si prevede che questo tipo di sperimentazione posso risultare positivo nel 10-15% dei pazienti in coma vegetativo permanente e nel 30-60% dei pazienti con danni celebrali causati da ictus, traumi e danni alla nascita.

dal sito
http://www.telefree.it/

mercoledì 27 settembre 2006

RISVEGLIATI DA UN SONNIFERO

Gli scienziati si interrogano sui casi misteriosi di pazienti in coma riportati alla vita da una pillola contro l'insonnia.
Mistero e Ignoto: un sonnifero per non dormire. Per centinaia di malati in coma vegetativo persistente la speranza arriva da un paradosso: un principio attivo per combattere l'insonnia - lo zolpidem - ha già risvegliato dal «buio» una novantina di pazienti in tre continenti. Rinati.
Riaan Bolton, come George Melendez o come Louis Viljoen: condannati dal tremendo verdetto dei medici a una vita da vegetali, hanno riaperto occhi e labbra, riacquistato i movimenti dellemani e del corpo, hanno comunicato con chi avevano accanto. Un'agonia cancellata all'improvviso da una sola pillola, una pastiglia sciolta in un sorso d'acqua su un cucchiaino da tè. Non è il risultato di una ricerca sorprendente condotta da un'équipe di neurologi, ma l'esito ancora misterioso di una scoperta casuale fatta in Sud Africa da un medico generico, Wally Nel. Una scoperta che ha comunque immediatamente acceso l'interesse dei ricercatori, dopo esser stata descritta su una rivista di neuroriabilitazione e diffusa dal quotidiano britannico «The Guardian». Pazienti con lesioni al cervello hanno ottenuto miglioramenti tangibili dopo aver preso questa pillola, un sedativo che avrebbe dovuto calmare i loro spasmi involontari. Chi ha assistito a uno solo dei molti risvegli è sbigottito. Cellule del cervello che si pensavano morte, improvvisamente rinascono. E l'immagine della Tac conferma: le aree nere del cervello s'«illuminano». Riaan, George, Louis, e molti altri come loro, sono usciti dalla loro vita-non-vita. La prima volta è una scena che lascia senza fiato: «Dopo circa 25 minuti dalla somministrazione del zolpidem ho sentito un suono che assomigliava a "Mmm" - racconta la madre di Louis Viljoen, che per cinque anni è andata ogni giorno a trovare il figlio in clinica, e per cinque anni non ha percepito da lui alcun segnale -. Louis ha girato la testa nella mia direzione. Gli ho chiesto: "Puoi sentirmi?". Ha risposto "Sì". "Salutami!", ho detto. E lui: "Ciao mamma". Non ci potevo credere, ho pianto, mentre i medici correvano da lui». Nessuno sa esattamente come una pillola per dormire possa svegliare cellule del cervello verosimilmente morte. La testimonianza del giornalista del «Guardian», presente a un risveglio, pare un racconto di fantascienza: «Dopo nove minuti dalla somministrazione il pallore di Louis scompare. Inizia a sorridere e anche a ridere. Dieci minuti dopo comincio a fargli domande, e malgrado il suo modo di parlare ancora incerto, posso comprenderlo. Un paio di minuti dopo il suo braccio destro si fa meno rigido e il suo lato del viso, bloccato come da una paralisi, si rilassa. Dopo 15 minuti abbraccia la madre». Louis ricorda conversazioni fatte il giorno prima e aggiunge commenti. Che cosa fa scattare l'interruttore che ridà vita? Nei prossimi due mesi si cercherà la risposta in una sperimentazione: prove saranno condotte su nuovi malati in coma in Sud Africa, dov'è stata fatta la casuale scoperta, per ricostruire che cosa succede nei loro cervelli con lo zolpidem. Nell ha un'ipotesi: «Quando il cervello subisce un grave trauma, un agente chimico depressivo, il "Gamma amino butyric acid" (Gaba), sospende le funzioni del cervello per conservare energia e aiutare le cellule a sopravvivere». Nel coma vegetativo persistente «i recettori del cervello che rispondono al Gaba diventano ipersensibili ». Si pensa che durante il processo «quei recettori vengano in qualche modo deformati, al punto da rispondere allo zolpidem in modo diverso dai recettori normali, interrompendo il meccanismo del Gaba». Il sonno, così, s'interrompe. Il potere del sonnifero dura poco più di due ore, e il farmaco che «tradisce» il suo scopo non può essere somministrato in continuo, per i rischi degli effetti collaterali. Paradosso nel paradosso. Mai miglioramenti ottenuti da chi ogni giorno, da mesi, riceve questa pastiglia, dimostrano che il lobo parietale sinistro (la parte del cervello che regola le funzioni motorie) improvvisamente torna a vivere. La casualità della scoperta accende una speranza inestimabile, ma ripropone anche un dilemma, l'interrogativo etico che ha diviso il mondo davanti a Terry Schiavo e lo divide per il caso di Piergiorgio Welby: fino a che punto le terapie destinate a chi è in coma vegetativo persistente sono un accanimento terapeutico, come sostiene più d'uno? Forse le cellule che si credevano morte sono solo «ibernate». Marco Accossato

Ringraziamenti

Buongiorno a tutti, sono la mamma di Emanuele. Volevo ringraziare tutti voi che ci sostenete in tutti i modi possibili. Se non avessi avuto il vostro appoggio non sarei riuscita ad andare avanti, perchè nei primi momenti volevo arrendermi. Vedevo il mio bimbo soffrire e sentivo il suo pianto inconsolabile; mi sembrava di impazzire. Speravo tutte le mattine alzandomi si trattasse di un ncubo e che scomparisse tutto, ma invece era ed è realtà.
Lungo questi 7 mesi ho incontrato persone fantastiche: tutte le mamme e le suore dell'Istituto San Giuseppe di Milano, le mamme della scuola elementare di via Manzoni di Cologno, le mamma e le suore dell'asilo Amalia di mio figlio, le mamme e bambini di tante scuole di tutta italia, l'Arma dei Carabinieri in particolare la caserma di Costamasnaga e quella di Cologno Monzese, il Sindaco e le istituzioni di Cologno, l' Accademia di Modena, la polizia di Milano, tutte le forze dell'Ordine, Il Capo Di Stato Maggiore dell'Esercito,bambini che hanno spedito disegni e cartoline, tutti coloro che hanno inviato da ogni parte del mondo cartoline,l ettere,messaggi e-mail, e tante altre persone veramente speciali che mi stannoaiutando. Sarebbe ancora molto lungo l'elenco da scrivere!!
Ringrazio inoltre anche tutti i giornalisti che hanno parlato di Emanuele e tutti i dottori che lo hanno in cura.

Spero che un giorno vicino, il mio piccolo carabiniere, così amava farsi chiamare, possa vedere e sentire tutta quella solidarietà che lo ha avvolto.

la mamma di Emanuele

sabato 10 novembre 2007

Oggi nasce il blog di Emanuele...


...Emanuele ha solo 7 anni.
Il 10 aprile scorso è entrato al San Raffaele di Milano per un’appendicite. Durante l’anestesia, qualcosa non è andata per il verso giusto.
Da allora Emanuele è in coma neurovegetativo.
Noi familiari e amici non ci arrendiamo. Non smettiamo di cercare informazioni su una possibile riabilitazione, cure d’avanguardia o un’eventuale operazione. In Italia o nel mondo.
Attualmente Emanuele è ricoverato presso il centro di riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini. Presto sarà dimesso, dobbiamo preparare la casa con tutte le attrezzature necessarie, adeguare gli ambienti, acquistare un’auto più spaziosa e attrezzarla per il trasporto della sedia a rotelle. Emanuele avrà bisogno di assistenza sanitaria, infermieristica e fisioterapica, attrezzature, macchinari, farmaci e forse operazioni d’avanguardia.
Dagli una mano!
C/C presso “Banca Popolare di Milano”
filiale di Cologno Monzese (MI)
Intestazione: Salviamo Emanuele
Coordinate bancarie: D 05584 32970
Conto Corrente n. 500
Grazie!
Eleonora Crespi (Madre di Emanuele - Cell. 333/2915163)
Elio Lo Bue (Padre di Emanuele - Cell. 335/6677031)