sabato 31 ottobre 2009
GIUSTIZIA PER EMA
E' STATA FISSATA LA PRIMA UDIENZA PENALE PER IL CASO DI EMANUELE LO BUECondividi
Oggi alle 7.39
APPELLO URGENTE ED IMPORTANTE:
Facciamoci sentire ancora una volta... è stata fissata per il 18 dicembre la 1^ udienza penale relativamente al caso del piccolo Emanuele.... è fondamentale che la notizia abbia risalto. A tal fine cerchiamo di farla arrivare a quanti più contatti possibili. Perciò vi prego di copiare il testo sotto riportato e di inviarlo a chi ritenete più opportuno: quotidiani, politici, TV, Pres. Repubblica, Ministro Sanità, parlamentari, ecc. ecc.
G I U S T I Z I A P E R E M A N U E L E L O B U E
Emanuele Lo Bue è un bambino di Cologno Monzese (MI) che a causa di una banale intervento chirurgico riversa in un stato di coma neurovegetativo.
Emanuele il 10 aprile del 2007 entrò all'ospedale San Raffaele di Milano per una semplice operazione di appendicite, ma durante la preanestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto in anossia per 15 minuti o più, successivamente è rimasto in terapia intensiva per 2 mesi e ha subito l'asportazione della teca frontale perchè la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia celebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo. Il 10 settembre è tornato al San Raffale di Milano per rimettere la teca frontale, successivamente è stato ricoverato presso la clinica di Bosisio. Emanuele ha subito in totale 5 operazioni. Ora è nella sua abitazione, dove viene nutrito artificialmente e sottoposto quotidianamente a terapie di riabilitazione quali fisioterapia e logopedia, ha bisogno di assistenza continua 24 ore su 24.
Una vita spezzata in tenera età quando tutti i sogni ti sembrano possibili, quando guardi al futuro solo con entusiasmo ed ottimismo perché la vita ti sorride e pensi che tutto ciò che sogni e desideri si realizzerà al più presto....sogni e pensieri di bambino ai quali Emanuele ha dovuto bruscamente rinunciare.
Ora finalmente pare si apra uno spiraglio nella triste vicenda di Emanuele: è stata fissata per il giorno 18 dicembre 2009 presso il Palazzo di Giustizia di Milano la prima udienza penale dove sono stati chiamati in giudizio i quattro anestesisti che hanno assistito il piccolo durante l'intervento di appendicite.
Ciò che è stato tolto ad Emanuele nessuno potrà restituirglielo però confidiamo nella Magistratura affinché sia fatta chiarezza finalmente sui fatti che hanno determinato lo stato di coma neurovegetativo del bambino.
La famiglia chiede GIUSTIZIA, ma non solo...in questi due anni e mezzo migliaia e migliaia di persone hanno conosciuto la storia di Emanuele e attraverso un passaparola mediatico hanno creato gruppi sul principale social network Facebook (basti pensare che solo uno dei gruppi conta più di 25.000 iscritti). Oggi sono migliaia gli amici che quotidianamente seguono il “diario di bordo” che la mamma (la sig.ra Eleonora Crespi) tiene su facebook, aggiornandoli in tempo reale su come Emanuele trascorre le giornate.
EMANUELE VUOLE VIVERE! HA BISOGNO DEL SUO FUTURO!
Per contattare la mamma Eleonora:
eleonora.crespi@alice.it
cellulare: 333 2915163
abitazione: 02 27303754
SITO INTERNET: http://www.salviamoemanuele.blogspot.com
Oggi alle 7.39
APPELLO URGENTE ED IMPORTANTE:
Facciamoci sentire ancora una volta... è stata fissata per il 18 dicembre la 1^ udienza penale relativamente al caso del piccolo Emanuele.... è fondamentale che la notizia abbia risalto. A tal fine cerchiamo di farla arrivare a quanti più contatti possibili. Perciò vi prego di copiare il testo sotto riportato e di inviarlo a chi ritenete più opportuno: quotidiani, politici, TV, Pres. Repubblica, Ministro Sanità, parlamentari, ecc. ecc.
G I U S T I Z I A P E R E M A N U E L E L O B U E
Emanuele Lo Bue è un bambino di Cologno Monzese (MI) che a causa di una banale intervento chirurgico riversa in un stato di coma neurovegetativo.
Emanuele il 10 aprile del 2007 entrò all'ospedale San Raffaele di Milano per una semplice operazione di appendicite, ma durante la preanestesia, non si sa ancora esattamente per quale motivo, è rimasto in anossia per 15 minuti o più, successivamente è rimasto in terapia intensiva per 2 mesi e ha subito l'asportazione della teca frontale perchè la pressione endocranica è aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con la corteccia celebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo, senza osso frontale e in stato di coma neurovegetativo. Il 10 settembre è tornato al San Raffale di Milano per rimettere la teca frontale, successivamente è stato ricoverato presso la clinica di Bosisio. Emanuele ha subito in totale 5 operazioni. Ora è nella sua abitazione, dove viene nutrito artificialmente e sottoposto quotidianamente a terapie di riabilitazione quali fisioterapia e logopedia, ha bisogno di assistenza continua 24 ore su 24.
Una vita spezzata in tenera età quando tutti i sogni ti sembrano possibili, quando guardi al futuro solo con entusiasmo ed ottimismo perché la vita ti sorride e pensi che tutto ciò che sogni e desideri si realizzerà al più presto....sogni e pensieri di bambino ai quali Emanuele ha dovuto bruscamente rinunciare.
Ora finalmente pare si apra uno spiraglio nella triste vicenda di Emanuele: è stata fissata per il giorno 18 dicembre 2009 presso il Palazzo di Giustizia di Milano la prima udienza penale dove sono stati chiamati in giudizio i quattro anestesisti che hanno assistito il piccolo durante l'intervento di appendicite.
Ciò che è stato tolto ad Emanuele nessuno potrà restituirglielo però confidiamo nella Magistratura affinché sia fatta chiarezza finalmente sui fatti che hanno determinato lo stato di coma neurovegetativo del bambino.
La famiglia chiede GIUSTIZIA, ma non solo...in questi due anni e mezzo migliaia e migliaia di persone hanno conosciuto la storia di Emanuele e attraverso un passaparola mediatico hanno creato gruppi sul principale social network Facebook (basti pensare che solo uno dei gruppi conta più di 25.000 iscritti). Oggi sono migliaia gli amici che quotidianamente seguono il “diario di bordo” che la mamma (la sig.ra Eleonora Crespi) tiene su facebook, aggiornandoli in tempo reale su come Emanuele trascorre le giornate.
EMANUELE VUOLE VIVERE! HA BISOGNO DEL SUO FUTURO!
Per contattare la mamma Eleonora:
eleonora.crespi@alice.it
cellulare: 333 2915163
abitazione: 02 27303754
SITO INTERNET: http://www.salviamoemanuele.blogspot.com