sabato 17 maggio 2008
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Emanuele e il suo viaggio in Florida per uscire dal coma
Mercoledí 23.04.2008 15:15
Entrando nella stanzetta della clinica a nord Milano in cui è ricoverato Emanuele Lo Bue, sette anni e dal 10 aprile dello scorso anno in coma neurovegetativo con una soglia di coscienza minima, si percepisce che doveva essere un bambino speciale. Ai muri le foto di Salvo D'Acquisto e gli stemmi dei Carabinieri.
La mamma Eleonora che nonostante tutto ha ancora la forza di sorridere quando parla di suo figlio dice che "avrebbe voluto diventare Carabiniere da grande" e prosegue dopo una pausa "passava davanti al monumento per fargli il saluto ogni volta che poteva". E poi racconta la storia di Emanuele. "Il 10 aprile 2007 è entrato con le sue gambe in sala operatoria per un'appendicite all'ospedale San Raffaele di Milano ed è uscito in coma". Non sembra arrabbiata Eleonora, ma è decisa.
Gallery
"Voglio che mio figlio abbia, a questo punto, tutte le cure necessarie. Il coma neurovegetativo non è irreversibile, alcuni pazienti si sono svegliati e hanno fatto, con il tempo, progressi. Voglio che Emanuele abbia questa opportunità". A darle un filo di speranza è stato il dottor Steven Bifulco che in Florida lavora alla Therapies 4 Kids una clinica all'avanguardia nel trattamento dei traumi subiti dal cervello. Il dottor Bifulco è venuto a visitare Emanuele e lo ha giudicato idoneo al trattamento. Eleonora ha scritto, in questo anno, a tutti per chiedere un aiuto concreto. E finalmente oggi 22 aprile 2008 Emanuele è partito (con lei e papà) alla volta della Florida.
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Emanuele e il suo viaggio in Florida per uscire dal coma
Mercoledí 23.04.2008 15:15
Entrando nella stanzetta della clinica a nord Milano in cui è ricoverato Emanuele Lo Bue, sette anni e dal 10 aprile dello scorso anno in coma neurovegetativo con una soglia di coscienza minima, si percepisce che doveva essere un bambino speciale. Ai muri le foto di Salvo D'Acquisto e gli stemmi dei Carabinieri.
La mamma Eleonora che nonostante tutto ha ancora la forza di sorridere quando parla di suo figlio dice che "avrebbe voluto diventare Carabiniere da grande" e prosegue dopo una pausa "passava davanti al monumento per fargli il saluto ogni volta che poteva". E poi racconta la storia di Emanuele. "Il 10 aprile 2007 è entrato con le sue gambe in sala operatoria per un'appendicite all'ospedale San Raffaele di Milano ed è uscito in coma". Non sembra arrabbiata Eleonora, ma è decisa.
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"Voglio che mio figlio abbia, a questo punto, tutte le cure necessarie. Il coma neurovegetativo non è irreversibile, alcuni pazienti si sono svegliati e hanno fatto, con il tempo, progressi. Voglio che Emanuele abbia questa opportunità". A darle un filo di speranza è stato il dottor Steven Bifulco che in Florida lavora alla Therapies 4 Kids una clinica all'avanguardia nel trattamento dei traumi subiti dal cervello. Il dottor Bifulco è venuto a visitare Emanuele e lo ha giudicato idoneo al trattamento. Eleonora ha scritto, in questo anno, a tutti per chiedere un aiuto concreto. E finalmente oggi 22 aprile 2008 Emanuele è partito (con lei e papà) alla volta della Florida.
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